Una prospettiva equilibrata sui miracoli per oggi
Si ringrazia Silvio Filipe per la traduzione di:
Strauss, Mark L. Mark: Zondervan Exegetical Commentary on the New Testament. Grand Rapids, Michigan: Zondervan, 2016, pp. 102-103.
Una questione sollevata da Marco 1:29-34 nel nostro contesto contemporaneo è l’applicazione che si dovrebbe trarre dal ministero di guarigione di Gesù. Come gli esorcismi di Gesù, ci sono due estremi sbagliati che si riferiscono alla guarigione. Uno è la mancanza di fede nel fatto che Dio guarisce o può guarire oggi. A volte si discute del fatto che il periodo di Gesù e della chiesa apostolica fosse stato un tempo unico e che Dio oggi non guarisce più, ma lo stesso Spirito che allora guarì è con noi oggi. Gesù disse ai suoi discepoli che loro avrebbero fatto opere persino maggiori di lui grazie alla presenza dello Spirito che conferisce potere (Giovanni 14:12). Giacomo chiama esplicitamente i leader della chiesa a pregare per i malati aspettandosi la loro guarigione (Giacomo 5:13-18). L’estremo opposto è l’insistenza che Dio guarirà sempre coloro che hanno abbastanza fede. Mentre la fede è a volte definita come un prerequisito per la guarigione (6:5-6), non c’è alcuna evidenza che Dio provveda sempre alla guarigione fisica come risposta alla fede. Paolo pregò ripetutamente che la sua “spina nella carne” fosse rimossa, tuttavia Dio rispose, “La mia grazia ti basta, perchè la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza” (2 Cor 12:7-10). Dio spesso ci fa passare attraverso prove per poi produrre una dipendenza maggiore da lui e un livello più profondo di maturità spirituale. Anche il cristiano più devoto alla fine morirà di malattia o vecchiaia, visto che la nostra guarigione finale non avverrà fino a quando vedremo Cristo faccia a faccia. Questa vita è solamente un terreno di prova per l’eternità. Mentre dobbiamo certamente pregare per la guarigione, la nostra preghiera più grande dovrebbe essere, “venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà anche in terra come è fatta in cielo” (Matt 6:10). Se ciò viene realizzato meglio attraverso malattia o salute, attraverso la nostra vita o la nostra morte, la decisione spetta a Dio (Fili 1:20-21).
Tematiche: Teologia biblica
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